PRESENTAZIONE CRITICA a cura di Marisa Zattini

«Una poesia deve voler dire qualcosa, e allo stesso tempo nulla - il nulla che è dall’alto»

Simone Weil

Per Gesine Arps (Hannover, 1964) esiste un mondo parallelo e sottile che intreccia in modo complesso e indissolubile realtà-immaginazione-sogno. È là che trovano geometrica casa il poeta e l’artista, trascendendo l’apparenza della nostra quotidianità. Le sue tele si dilatano in abitazioni cosmiche sonore per potenza animistica di fusione. È l’universo intero che viene ad abitare il suo mondo onirico che tutto accoglie. Da ogni dipinto di Gesine si può partire per un viaggio fantastico, si può andare a ritroso o in avanti [...] e troveremo sempre quel suo unico gioioso ludico inconfondibile magico universo. Lei, artista per eccellenza “visitata dai sogni”.

 

Credo sia innata questa sua devozione che la lega sacralmente al mondo del fantastico nel quotidiano. Tutto in lei si fa stupore e meraviglia [...] tutto convive magicamente nelle sue visioni…

Ogni dipinto è un formicolante andirivieni, groviglio di uomini, di animali e di cose; è trasfigurazione di volti, gigantismo di forme, alchimia rinnovata di Architettura e di Natura. Trasformazione, discioglimento, creazione: ogni processo diventa sistemico e funzionale. Trasgressivo e distintivo. È pura gioiosa fusione di bellezza e di felicità. [...]

Ma “visione” nell’opera di Gesine Arps significa unicamente attuazione di mondi in mutazione: il soggetto si fa oggetto e viceversa e tutto si trasmuta in consonanza. Tutto è abitato e attraversato. Tutto è qualitàe movimento perché non esiste forma fissa. [...]

Gesine ha attraversato zone di pause e di silenzi, in rarefazione e sospensione. Spazi di elogio al vuoto dove sembrava sublimare oltre alle capacitàvisive quelle forme sensitive e quasi olfattive.

Un invito, forse all’indugio, all’attesa e alla lentezza. Un inno allo spazio vuoto come risorsa e non come mancanza.Fare l’artista presuppone il distacco da ogni prassi abitudinaria. Solo così l’invenzione si attua nella dimensione solitaria. Il risultato, nell’opera, è una somma di intervalli sospesi, poichéil tempo è sempre intermittente e variabile, come ogni nostra azione.Ed è nel tempo che osserviamo le cose: in un tempo inteso come sommatoria di mutamenti e permanenze. Un tempo di appartenenze e differenze, di comunanze e irriducibili distanze.

Tratto da "Gesine Arps: Realtà-immaginazione-sogno" di Marisa Zattini

GESINE ARPS biografia

Nasce ad Hannover, in Germania, il 3 novembre 1964. Inizia ad esporre giovanissima nella sua città natale in diverse collettive e, nel 1985, organizza la sua prima personale presso la Galerie am Bahnhof, sempre ad Hannover.

A ventidue anni lascia la terra natia per trasferirsi ad Urbino, dove termina gli studi artistici alla sezione ceramica dell’Accademia Raffaello con il professor Paolo Sgarzini. Nel 1990 incontra lo stilista Piero Guidi, per il quale inventa il disegno della serie “Magic Circus”. Durante il soggiorno italiano non mancano però le occasioni espositive anche all’estero mentre si susseguono, a ritmo incalzante, gli appuntamenti artistici italiani tra i quali nel 1991 alla Galleria Comunale dell’Immagine di Rimini. Dal 1994 l’artista amplia la sua ricerca linguistica non più solo dedicata alla pittura; sperimenta differenti mezzi e forme espressive e interviene anche con installazioni realizzate con i materiali più inconsueti. Ha quindi inizio una serie di esposizioni in Italia e all’estero che accrescono, col passare degli anni, il bagaglio culturale dell’artista e la sua considerazione da parte della critica. Stabile rimane il rapporto con la Germania, suo paese di origine, dove l’artista viene sempre più spesso invitata ad esporre in musei ed enti pubblici come il Museo Duingen nel 2003 e nel 2004 presso il Tribunale di Colonia in occasione di “Strömungen”, una collettiva di pittrici organizzata dalla Fédération Internationale Culturelle Féminine. Una lunga serie di esposizioni la vede ultimamente protagonista di performance ed eventi tra Francia, Olanda, Germania e l’Italia, dove ormai da tempo si è definitivamente stabilita. Dal 2010 lavora con la galleria Selective Art di Parigi ed espone in tutto il mondo. Le sue opere fanno parte di numerose collezioni pubbliche e private.