ALFREDO SIGNORI nasce a Cremona nel 1913, figlio di Anna Grisi e di Riccardo, medico psichiatra. Rimane orfano del padre in giovane età ed è dolorosamente segnato da questo evento.
Rivela una notevole attitudine al disegno e alla pittura e viene avviato agli studi artistici. Frequenta il Liceo Artistico di Brera a Milano dal 1929 al 1933. Nel 1936 si iscrive all’Accademia di Brera, allievo di Aldo Carpi, ma deve interrompere il percorso formativo.
Vive a Milano tra il 1938 e il 1939, impegnato anche nel disegno pubblicitario. Qui viene a contatto con l’ambiente artistico milanese, in quel periodo particolarmente effervescente. Si avvicina al movimento di “Corrente” e conosce le opere di Birolli, Badodi, Sassu, Migneco e altri. Partecipa al Premio Bergamo nel 1940 con l’opera Uomini in treno.
Diventa un attento testimone della pittura del ’900, che attraversa consapevolmente e studia i movimenti artistici del passato, impegnato in continue esercitazioni e attività di ricerca. Dipingerà intensi ritratti negli anni ’30-’40, desolate periferie urbane del dopoguerra, scarni paesaggi geometrici negli anni ’50, astrazioni coloratissime e sorprendenti nel periodo dei “muri” e delle “rocce”. Le opere degli anni ’60-’70 esprimono un evidente e profondo disagio interiore, insieme alla “protesta” tipica di quel periodo, mentre negli anni ’80-’90 l’artista riprende una nuova figurazione, con risultati particolarmente interessanti.
Presente in esposizioni sin dagli inizi degli Anni Trenta, partecipa a partire dal dopoguerra alle mostre che si tengono a Cremona al Palazzo dell’Arte, entrando poi dal 1956 nell’Associazione artisti professionisti. Negli anni a seguire espone in diverse mostre personali e collettive, a Cremona e in varie località. Soprattutto si ricorda la personale del 1982, ospitata in Palazzo Trecchi a Cremona, curata da Elda Fezzi, che in un saggio di particolare interesse coglie gli aspetti più significativi dell’artista.
È del 1948 il matrimonio con Maria Quintini, la compagna di una vita, spesso ritratta nelle sue opere, dalla quale ha tratto costante appoggio e solidale partecipazione alla sua attività pittorica. Dal matrimonio nascono due figlie, Anna e Giuseppina.
Tutta la sua lunga vita è dedicata alla passione artistica: un lavoro che lo ha visto continuamente impegnato nel suo studio, dove ha realizzato numerosissime opere con diverse tecniche, dalle più classiche alle più sperimentali.
Alfredo Signori è morto a Cremona nel febbraio del 2009.
Nel dicembre 2011 la Fondazione Città di Cremona gli ha dedicato una retrospettiva presso il palazzo della Fondazione, “Alfredo Signori un artista metropolitano”, a cura di Tiziana Cordani.
Nel giugno 2012 si è tenuta presso l’associazione A.D.A.F.A. - Casa Sperlari di Cremona la mostra “Alfredo Signori - Carte disegnate e dipinte”, a cura di Tiziana Cordani.
Nel settembre 2013 si è tenuta presso la Libreria Galleria Einaudi di Mantova la mostra “Volti”, a cura di Sandro Parmiggiani, in concomitanza con il Festivaletteratura 2013.
Nel marzo 2014 si è tenuta presso il Palazzo Comunale di Cremona, nel Salone degli Alabardieri, la mostra “Presenze del visibile”, a cura di Sandro Parmiggiani.